Quattro i miracoli attribuiti al Santo: il miracolo delle fave, il bambino restituito dal lupo, la trasformazione dei pesci dell'ingordo in serpi e il ragazzo caduto dalla quercia... #tuttitaly
Nella valle del Sagittario, sulla riva del lago di San Domenico, sorge una piccola chiesa conosciuta come "L'eremo di San Domenico".
Qui inizialmente vi fu solo una grotta scavata nella roccia calcarea, nella quale dimorò il Santo attorno al 1000. Fu proprio in questo luogo che egli riuscì a trovare la pace che cercava. Ma l'eremo vero e proprio venne costruito nel XV secolo, quando si diffuse il culto di San Domenico.
La chiesetta attuale ha un aspetto settecentesco a capanna. Vi si accede attraverso un portico con quattro grossi dipinti del 1938, opere di Alfredo Gentili. Questi raffigurano scene tratte dalla vita del santo, e narrano alcuni miracoli ad egli attribuiti. All'interno si erge un altare in stile neogotico che accoglie la statua del santo.
La chiesetta è meta, ogni 21 agosto, di pellegrinaggio rigorosamente a piedi dei fedeli di Fornelli, in provincia di Isernia. Essi partono alle 22 del 19 agosto dalla Cappella della Madonna delle Grazie in Fornelli, e camminano per 80 km fino a Villalago.
La millenaria erosione delle acque del fiume Sagittario ha dato vita ad un canyon spettacolare tra rupi calcaree, dove trovano rifugio orsi, lupi e falchi.
Questa riserva naturale è infatti un'oasi WWF, da scoprire rigorosamente a piedi.
Le gole iniziano nei pressi della diga di San Domenico. L'area protetta ha un'estensione di circa 450 ettari, e spazia dai 500 metri d'altitudine a valle del centro abitato fino a quota di 1 500 di Pizzo Marcello, che lambisce il Parco nazionale d'Abruzzo.
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