Raccoglie una delle più grandi collezioni italiane di storia tessile e della moda, dalla fine del Settecento al secondo dopoguerra... #tuttitaly
Il Museo Nina a Civitella del Tronto è stata una vera scoperta per noi. Sembra una casa che ospita gli articoli di alta moda degli anni che vanno dalla fine del Settecento fino al Secondo Dopoguerra. Non sappiamo se la signora che ci ha accolti si chiamasse proprio Nina, ma ci ha raccontato di come i pezzi presenti nel museo fossero stati ritrovati da lei in persona e da alcune sue amiche, che al ritorno nel paese dovevano sistemare le camere in cui avevano vissuto i loro genitori.
I beni erano stati nascosti per evitare che venissero rubati durante la guerra. Non vennero mai trovati se non da queste ragazze che all'epoca avevano dai 17 ai 19 anni. Così avevano deciso di esporre questa pregiata eredità nel museo che oggi accoglie i visitatori, curiosi di conoscere la storia del paese.
Tra i pezzi esposti più importanti, troviamo:
- La coperta in seta verde, unico ricordo della visita di Ferdinando II di Borbone a Civitella del Tronto nel 1832;
- Un Tappeto Ushak in lana, Turchia, XVI secolo, proveniente dal Palazzo del Kronprinz di Berlino;
- Un Manipolo in seta di San Leucio, rosaceo, appartenuto a Don Simone Franchi, corrispondente di Mons. Francesco Saverio Castiglioni, vescovo di Montalto e divenuto Papa Pio VII;
- Un Tronetto da Salone in legno in foglia d'oro e intarsi in vetro decorato e dipinto, XVIII secolo;
- Il primo certificato di debito pubblico italiano, (Buono Ordinario del Tesoro) redatto a Napoli nel 1862;
- La collezione di abiti di alta moda ottocentesca provenienti dalle grandi capitali europee.
Un luogo che ci espone la vita quotidiana di un passato signorile.
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