Famosa per l’”oro giallo”, ovvero l’olio d’oliva che ha fatto le fortune economiche del borgo e che veniva prodotto nei tantissimi frantoi ipogei presenti nei sotterranei della cittadina, nota infatti come “la città degli ipogei”... #tuttitaly
Anche se, quest'estate, siamo venuti nel Salento per il suo invidiabile mare, non possiamo fare a meno di andare alla scoperta delle ricchezze di questa terra. Qui non mancano i borghi che racchiudono in sé le tradizioni, l'arte e la storia del paese.
Infatti, oggi, andiamo a visitare Presicce, un borgo pittoresco distante dalla bella Lecce soltanto 56 km e da Santa Maria di Leuca, la cosiddetta "finibus terrae", circa 12 km.
Questo bellissimo borgo, fondato tra il VII ed il VIII secolo, sorge ai piedi della Serra di Pozzomauro, altura terrazzata punteggiata di muretti a secco, macchia mediterranea, uliveti secolari e querceti.
Presicce si contraddistingue per il suo "oro giallo", ovvero l'olio d'oliva che ha fatto le fortune economiche del borgo.
Questo veniva prodotto nei frantoi ipogei presenti nei sotterranei della cittadina. Motivo per cui è, infatti, nota come "la città degli ipogei".
Riusciamo ad avvertire l'arcaico passato contadino nelle stesse cinquecentesche case a corte che sorgono nel cuore di Presicce. Le abitazioni venivano costruite attorno ad un cortile spesso coperto, che ospitava pozzi e antichi lavatoi, in molti casi ancora visibili.
Oggi, questo borgo dalle vie lastricate è dominato dalla Torre di San Vincenzo. Questa venne eretta nel XVI secolo per difendere il paese, e fu poi trasformata in raffinata residenza gentilizia, la cui facciata si contraddistingue per il bugnato a punta di diamante. Davvero una vista spettacolare!
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