Bella, colta, elegante, città di santi, banchieri e Re. Per tre volte capitale di tre Imperi.
Oggi Ravenna, tra Mosaici Paleocristiani e Bizantini, conserva ben 8 monumenti inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità #UNESCO... #tuttitaly
Ravenna, la città dei mosaici e di Dante Alighieri, è stata per tre volte capitale di tre imperi: quello Romano d'Occidente, quello degli Ostrogoti, e dell'Impero Romano d'Oriente.
La maestosità e l'importanza di cui godeva la città in epoche passate, la si può chiaramente percepire visitando gli 8 Monumenti patrimoni Unesco:
Basilica di San Vitale - concepita per rendere testimonianza della grandezza imperiale bizantina e del regno di Giustiniano in particolare, l'edificio spicca per la raffinatezza e la preziosità delle sue decorazioni e dei materiali impiegati.
Trovandoti al suo interno, ti risulterà difficile abbracciare lo spazio con lo sguardo. La luce che filtra dalle finestre crea con le decorazioni musive e le superficie in marmo e pietra degli effetti suggestivi.
Mausoleo di Galla Placidia - al suo interno vieni catturato, grazie alle decorazioni in mosaico ed alla luce dorata che filtra attraverso le finestre in alabastro, da un'atmosfera davvero magica. La parte inferiore è rivestita da marmi gialli; mentre nella zona superiore, i mosaici ricoprono interamente pareti, archi, lunette e cupola.
L'edificio doveva servire come "ultima dimora" dell'imperatrice Galla Placidia, la quale voleva essere seppellita qui assieme al fratello e al marito, Costanzo III. Non fu però mai utilizzato in tal senso: nel 450 d.C. l'imperatrice morì a Roma e lì venne seppellita.
Battistero degli Ariani - È incastonato tra gli edifici e le abitazioni del centro storico. Al suo interno nulla è rimasto degli stucchi e degli ornamenti che rivestivano le pareti. L'unica parte conservata è la cupola rivestita di mosaici raffiguranti il battesimo del Cristo, i quali sono quasi certamente di età teodoriciana.
Battistero Neoniano ( o degli Ortodossi) - uno dei monumenti più antichi di Ravenna, la cui visita, Carl Gustav Jung descrisse come una meravigliosa "allucinazione", grazie alla magia delle sue decorazioni interne, che appaiono straordinariamente ricche e luminose. La cupola in mosaico presenta nella sua fascia più esterna motivi naturali quali piante e fiori, troni vuoti e altari; nella fascia mediana emergono, su fondo blu le figure dei 12 apostoli; al centro della cupola un grande medaglione racchiude la scena del Cristo immerso nelle acque del fiume Giordano in compagnia di San Giovanni Battista.
Al centro dell'edificio si trova una vasca ottagonale di marmo greco e porfido.
Cappella di S. Andrea - tutto il programma decorativo della cappella è un inno al Salvatore. Il concetto di glorificazione, come affermazione ultima dell'ortodossia cattolica è sottolineata dalla presenza del Cristo in veste di guerriero, e dalle immagini dei martiri, degli apostoli e degli evangelisti. Anche l'iscrizione in latino presente nel vestibolo "Aut lux hic nata est aut capta hic libera regnat", è probabilmente un riferimento alla luce ortodossa in contrapposizione all'arianesimo.
Basilica di S. Apollinare Nuovo - mentre all'esterno la basilica appare molto semplice, al suo interno si ritrova uno dei cicli in mosaico dell'età paleocristiana e tardoantica più famosi al mondo. Le 26 scene cristologiche rappresentano il più grande ciclo monumentale del Nuovo Testamento e, fra quelli realizzati a mosaico, il più antico giunto fino a noi.
Mausoleo di Teodorico - il monumento, interamente realizzato in blocchi di pietra d'Aurisina messi in posa a secco, mescola ad alcune influenze orientali la tradizione costruttiva romana.
Fu costruito per volontà di Teodorico come propria sepoltura attorno al 520 d.C., però durante il dominio bizantino, le sue spoglie furono rimosse e disperse, e il mausoleo fu trasformato in oratorio e consacrato al culto ortodosso.
Basilica di S. Apollinare in Classe - nata per accogliere le spoglie di Apollinare, Santo patrono della città, la basilica fu edificata su una precedente area cimiteriale. La struttura è ammirata per gli splendidi mosaici policromi del suo catino absidale e gli antichi sarcofagi marmorei degli arcivescovi collocati lungo le navate laterali.
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