Capoluogo della Montagna Pistoiese, titolo che si è conquistato soprattutto ospitando il corpo di Santa Celestina, la Santa Patrona della Montagna Pistoiese. La sua festa patronale infatti coinvolge tutti con il tradizionale lancio della mongolfiera... #tuttitaly
Da secoli, San Marcello si può definire come il vero e proprio capoluogo della montagna pistoiese; titolo che si è conquistato ospitando il Capitano della montagna, ma soprattutto ospitando il corpo di Santa Celestina - la Patrona della montagna pistoiese.
La festa patronale di San Marcello pistoiese si celebra l'8 di Settembre, e coinvolge tutti gli abitanti della montagna con il tradizionale lancio della mongolfiera. La tradizione popolare vuole che se la mongolfiera lanciata per Santa Celestina riesce a superare il campanile indichi un anno fortunato e prospero;
se, viceversa, non riesce a superare il campanile allora l'anno sarà sfortunato e ricco di sventure.
Nel 1939, il pallone non si levò dal suolo e prese fuoco sulla piazza. L'evento avvenne all'alba della Seconda Guerra Mondiale.
La Chiesa è l'elemento più evocativo del paese. Nonostante gli ammodernamenti subiti nel corso degli anni, l'edificio ha mantenuto molti degli elementi romanici originali che si fondono alla perfezione con i cambiamenti più recenti.
Nel paese si trovano altre due chiese più piccole: la chiesa di Santa Caterina e la chiesa di San Rocco.
Nel centro del paese, è ancora possibile attraversare le antiche porte della città. Una in particolare è risultata decisiva nella storia d'Italia. Francesco Ferrucci, diretto a Gavinana, decise di deviare per punire San Marcello. Saccheggiò il paese e lo diede alle fiamme; la porta del paese si chiama tutt'ora Port'Arsa in memoria di quell'evento.
Ferrucci non riuscì ad arrivare a Gavinana abbastanza velocemente da potersi rifugiare tra le mura amiche, perché venne sconfitto: in un certo senso San Marcello gli fu fatale.
Da notare, nelle vicinanze della porta, la fontana in pietra del XVI secolo che sembra essere stata spostata almeno tre volte durante i lavori per la realizzazione della strada Ximeniana. In seguito, il Granduca Pietro Leopoldo fece costruire la loggia. Qui i viandanti e i mercanti potevano trovare riparo e commerciare. La loggia si trova nella piazza del paese.
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