Un vero e proprio complesso feudale, il quattrocentesco borgo di Selva Malvezzi deve il suo nome all’omonima potente famiglia nobiliare Bolognese... #tuttitaly
Il quattrocentesco borgo di Selva Malvezzi è una frazione di Molinella dall'aspetto di complesso feudale.
Alla fine del 400, la zona venne data in amministrazione alla famiglia nobiliare bolognese dei Malvezzi, la quale fece costruire la borgata odierna.
Il nucleo centrale è costituito dal Seicentesco Palazzo Padronale con lo scalone a doppia rampa che consentiva l'accesso diversificato a persone e animali, il Palazzo del Governatore con la splendida facciata arricchita dall'orologio e dalla campana, il "Palazzaccio".
Il Palazzo del Governatore, fatto erigere nella seconda
metà del Seicento dal conte Camillo Malvezzi, comprendeva un ospedale, botteghe, magazzini e case d'abitazione.
Il Palazzaccio fu fatto costruire da Matteo Quarto Malvezzi Campeggi poco dopo il 1491 per difendere la contea sulla strada che conduce a Bologna e Budrio. La fortezza, rimasta incompiuta, venne restaurata a metà del Seicento.
Già prima dello scioglimento del feudo, cadde in abbandono e venne utilizzata dai contadini come magazzino e in parte come abitazione.
La prima chiesa del paese, intitolata alla S. Croce, risale al 1450, ma viene ricostruita all'inizio dell'Ottocento per volere del conte Alfonso Malvezzi. Nell'Ottocento, oltre alla sacrestia costruita come un oratorio, vengono documentate la Casa Arcipretale e la vecchia Canonica.
Il periodo feudale terminò nel 1796, con l'arrivo dei francesi. Il territorio fu incorporato nel Dipartimento del Reno. Napoleone privò Alfonso Malvezzi del feudo, ma gli lasciò la proprietà del palazzo e di vasti terreni intorno. Questa concessione permise ai Malvezzi di impiantare nel 1810 le prime risaie del Molinellese.
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