È stata classificata come albero monumentale perché “di particolare interesse pubblico”. Di fatto, a giugno 2017 ha ottenuto il riconoscimento MiBACT diventando il primo Monumento Verde d’Italia... La Val d’Orcia, Patrimonio Mondiale #UNESCO, comprende i centri storici e gran parte del territorio dei Comuni di Castiglione d’Orcia, Montalcino, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia... #tuttitaly
Nella Val d'Orcia, in località Le Checche, si trova la Quercia delle Checche, un esemplare di rovere, che nel giugno del 2017 ha ottenuto il riconoscimento MiBACT, ed è il primo monumento verde d'Italia.
Il possente albero vanta un'età approssimativa di quasi 300 anni. La storia della Quercia delle Checche, però, ha inizio circa 370 anni fa. A metà del 1600, la piana dell'Orcia è ancora coperta di boschi di grandi querce. Tra fine ottocento e inizio novecento avviene il disboscamento pressoché totale, perché viene realizzato il tratto della ferrovia Roma - Firenze.
Ciò nonostante alcune piante vennero risparmiate, allo scopo di consentire l'ombra per i contadini, i viandanti e gli eserciti.
In periodo fascista venne realizzata la "strada della Val d'Orcia" nell'ambito del progetto di bonifica agraria della Valle, e anche in quell'occasione la Quercia delle Checche viene preservata facendo passare la strada accanto.
Era tutto nella norma fino all'agosto del 2014, quando furono avvistati gruppi di giovani arrampicarsi sulle enormi branche orizzontali che quasi toccavano a terra. Fu così che nel pomeriggio di Ferragosto dello stesso anno crollò la prima grande branca di oltre 22 m trascinando con sé tanti rami ad essa intersecati. A seguito di questo gravissimo episodio partì una forte mobilitazione popolare.
Ma solo nel giugno del 2017, la Quercia delle Checche diviene primo monumento verde d'Italia, facendo da apripista ad un'importantissima rivoluzione culturale che vede considerare come monumenti da proteggere e tutelare non solo le opere dell'uomo ma anche le straordinarie opere della natura.
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