Una delle principali attrattive di Civita e simbolo del Parco Nazionale del Pollino, meta ogni anno di migliaia di turisti. Costruito ad un'unica arcata a dorso d’asino a 36m sul Raganello, costituisce un’ardita opera di ingegneria e un ottimo posto panoramico... #tuttitaly
Mi trovavo sull'imponente Ponte del Diavolo a Civita, in Calabria, con il cuore che batteva forte di fronte alla meraviglia dell'unica arcata a dorso d'asino che si ergeva maestosa a 260 metri di altezza sopra il torrente Raganello. L'antica struttura, immersa nelle spettacolari gole scavate dal fiume nel Parco Nazionale del Pollino, emanava un'aura di mistero e fascino che rapiva completamente la mia attenzione.
Mentre ammiravo con stupore il ponte, le sue pietre antiche intrise di storia e leggenda, fui sorpreso dall'incontro con una signora di grande eleganza. Con grazia e passione, si mise a parlarmi delle squisitezze dolciarie siciliane, suscitando in me un profondo desiderio di assaporare quei sapori unici che solo l'isola mediterranea sa offrire.
Questa enigmatica signora si rivelò essere Loredana Elmo, l'autrice del libro "Storie sensuose dei dolci siciliani", un'opera che esplorava la tradizione culinaria della Sicilia attraverso una lente affascinante e sensoriale. Con parole ricche di emozioni e dettagliate descrizioni, Loredana Elmo condusse il mio palato in un viaggio delizioso alla scoperta dei dolci tipici siciliani e delle coinvolgenti storie che li circondano.
Così, tra la grandezza del Ponte del Diavolo che si ergeva fiero resistendo alle intemperie e alle vicissitudini del tempo, e le dolci parole di Loredana Elmo che evocavano gli aromi e i sapori dell'isola, ho vissuto un'esperienza straordinaria ricca di sorprese e incontri indimenticabili.
La combinazione di natura selvaggia, storia leggendaria e tradizioni culinarie mi ha permesso di immergermi completamente in un mondo di emozioni e sensazioni uniche.
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